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Domenica 11 Febbraio
2007
MONTE PIATTOCome fa un monte ad essere piatto? Ce lo ha spieghato
la Cristina, innamorata di questo itinerario. Alla portata di tutte le gambe, anche delle mie,
ma non banale. E quest’anno lo ripetiamo. Ma stavolta non sbaglieremo strada
e faremo il minimo indispensabile, in modo da poter meglio vedere quello che
la zona ci offre. Si arriva in treno a Como e da lì si prende la funicolare
per Brunate. Si cerca il sentiero che con calma ci porterà a Torno. Da Torno
un battello ci riporterà a Como. Strada facendo, splendidi panorami, intimi
villaggi montani, il verde della stagione attuale. Anche se di base pensiamo
di mangiare al sacco su di un prato adeguatamente esposto alle viste
migliori, c’è la possibilità di una trattorietta di montagna per gli
abbuffino, che non mancheranno di assaporarne la polenta. Dato che la Cristina non ha e-mail, potete
contattare me per le informazioni necessarie e per prenotarvi. Guido Platania Tel 334/6975885 - E- mail mailto:gp@helponline .it |
Programma 8.45 Stazione Cadorna Milano
davanti alla biglietteria 09.00 Partenza 10.15 Alla funicolare davanti alla biglietteria 10.30 Partenza dalle funicolare Nel pomeriggio aTorno al traghetto e quindi un treno di ritorno a Milano, comunque prima delle 20.00 Spesa prevista – Andata/Ritorno in treno 7,00 euro Funicolare Como/Brunate 2,40 euro Battello, non abbiamo le tariffe Possibilità di biglietti cumulativi con funicolare e traghetto,
informazioni ulteriori a breve Pranzo al sacco, chi vuole può mangiare un boccone alla trattoria a Monte Piatto |
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Lasciata a destra la via Monte
Rosa si prosegue sino al campo di calcio e passatolo, a sinistra del cancello
carraio n. 18, si imbocca un sentiero tra boschi di castani. Si prosegue in piano lungo un prato.
Passata una valletta, nella quale in inverno spesso si formano stalattiti di
ghiaccio, dopo un grosso masso erratico che crea una piccola grotta, si giunge
ad un altro agglomerato di case. Si può proseguire con la
carreggiabile per Piazzaga, il cui nuovo crotto è valido anche se minuto e da
li, con un sentiero disagevole, anche per Molina. Su una deviazione della bella
mulattiera Piazzaga-Torno si
trovano tre massi avelli. A Montepiatto ci si poteva
fermare, per un meritato riposo, alla trattoria da Rinaldo, purtroppo ora è
chiusa. Si può tuttavia scendere a Torno per una strada carraia o per una più
breve mulattiera e questo è l'unico punto del percorso che affrontato senza un
minimo di preparazione vi lascerà per ricordo qualche dolore alle gambe. A Torno, per il rientro, si può
scegliere tra la corriera che ferma sulla provinciale ed il battello, molto più
pittoresco, che attracca nella bella piazza-porto.
Si sale a Brunate in funicolare (biglietto di sola andata) godendo uno stupendo
panorama, alla stazione si scende lungo la scala a destra della vettura e
usciti dalla barriera girevole, ancora giù sino alla strada asfaltata dove,
girando a destra in direzione San Maurizio, dopo 50 metri, all'altezza della fontana pubblicitaria, si prende
sinistra la via Nidrino in leggera discesa.
Non fatevi scoraggiare da questa prima parte del sentiero che nonostante
l'attenta manutenzione da parte di generosi volontari, è un po' disagevole.
Dopo circa 20' si incrocia la mulattiera che sale dai monti di Capovico
(frazione di Blevio), ora proseguiamo in piano su un percorso più facile. Si
passano alcuni ruscelli ed a fianco di uno di questi vi è una mulattiera (40').
Incontriamo il primo insediamento umano ai monti di Sorto (55'), qui si
incrocia la mulattiera che sale da Blevio il cui proseguimento porta alla "prea de Nairöla" circa 100
metri più in alto mentre pochi metri sopra il nostro percorso vi è una
cappelletta dedicata alla Madonna del Rosario colma di ex voto. Il luogo di
culto, che gode di una discreta vista, si adatta perfettamente ad una piccola
sosta di ristoro.
Un'altra insenatura e tra gli edifici dei monti di Cazzanore troveremo l'unica
biforcazione del percorso che potrebbe indurre in errore (1h 15').
Si prende a destra in leggera salita a fianco di alcune case in disuso, si
entra presto in un'altra piccola valle dopo la quale si incontra una casa con
un muro a secco di sostegno esagerato.
Pochi minuti e si intravvedono nella boscaglia le prime case di Montepiatto,
poi si raggiunge la mulattiera proveniente da Torno (1h 30'), a destra, dopo
pochi gradini in salita, si arriva in paese.
A Montepiatto vale la pena di visitare la chiesa per il notevole panorama e la pietra pendula, un masso erratico in
posizione assai scomoda. Il
massoavello di Caraniso
sopra Torno.
Raggiunte le prime case di Torno, nelle località Perlasca e Caraniso, si trovano due
massi-avello. Per vedere il primo occorre prendere il sentiero a sinistra alla
cappella mentre il secondo è un paio di metri a sinistra degli ultimi gradini.
Queste tumulazioni, scavate in grandi trovanti, sono d'epoca imprecisata, forse
preromana. Un occhio distratto le può scambiare per abbeveratoi perchè le
coperture sono andate perse e sono sempre piene d'acqua.
Per gli orari del battello è opportuno informarsi alla partenza, leggendo
quelli esposti a Como su tutti i pontili della navigazione. Uno è proprio di
fronte alla stazione della funicolare.