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Sabato/Domenica 8/9/10
Ottobre
A CAPRAIA IN VELAQuello
che proponiamo in questa occasione è di andare alla
scoperta dell’isola in uno dei modi più affascinanti: in barca a vela. Ci
si ritrova a Livorno il venerdì sera. Si finisce la
scorta di viveri, ci si sistema in barca, si mangia
un boccone e, verso mezzanotte, si parte. Si affronta a turni la nottata di
navigazione con le stelle a farci da guida (ma effettivamente la bussola ed
il GPS a disposizione aiutano di più). Si
arriva di primissima mattina in Capraia. Si cerca l’insenatura più propizia per l’ancoraggio e si
fa colazione, nel silenzio rotto dalle grida dei gabbiani e mentre intorno a
noi i colori prendono vita nella luce del giorno. Volendo
si può fare il primo bagno della giornata, ad ottobre non ho
mai avuto problemi a fare il bagno in Capraia.
Decidiamo poi come spendere la giornata, con un salto al porto ed in paese, a
visitare il castello genovese della compagnia di S. Giorgio, o anche la torre
pisana che sta a guardia del vecchio porto pisano. Oppure
lasciando le visite terrestri a più tardi, si può avviare il giro dell’isola
in barca. Fermandosi senz’altro a Cala Rossa, il
simbolo del parco di Capraia. Oppure, passata punta dello Zenobito, a
Cala del Moreto, o in qualunque altro punto ci
aggrada. Con ulteriori bagni e momenti di
relax. Arrivando
in porto al pomeriggio ci si può lanciare in
camminate lungo i sentieri dell’isola, come anche sedersi sul molo a guardare
le onde che in un moto continuo si infrangono tra gli scogli. Verso
sera si organizza la cena in barca e dopo, nella pace e quiete della bassa
stagione, si può gironzolare per il porticciolo o prendersi la botta di vita
(si fa per dire) ed andare in paese, camminando con gli odori della macchia
mediterranea e godendosi lo spettacolo della luna, se c’è, dalla scogliera
dietro il castello. Domenica passata secondo la nostra
fantasia e gusto, tra terra e mare. Infine, verso le 18.00, il
traghetto riparte per riportarci a Livorno ed alla
triste strada del ritorno. Riferimento: Guido Platania Tel 335/208784 - gp@helponline.it |
Programma di massima Mezzi Auto, 3 ore da Mlano Partenza venerdì notte da Livorno in barca a vela Ritorno a Livorno alle 20.30 Rientro a Milano in nottata Spesa prevista – Trasferimento Macchina circa 45 euro euro solo andata per macchina (in 4 persone circa 11,2
euro a testa) Noleggio barca con
skipper: 70€/cd Rientro Capraia Livorno 10€/cd Cambusa (necessario per
mangiare) circa 10€/cd |
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CAPRAIA Capraia è la
terza isola dell’arcipelago toscano, appena più grande dell’isola del Giglio. La sua storia l’ha
portata attraverso il possesso dei romani, dei pisani, dei
genovesi, ecc. ecc. Ognuno
ne ha lasciato una traccia. Prima che la riscoprisse il
turismo era talmente povera che il re di Sardegna (proprietario al momento)
le concesse le manifattura tabacchi, perché potessero guadagnare qualcosa.
Poi sotto il regno d’Italia, chiesero il carcere, in
modo da poter vivere delle rimesse dei carcerati e dei carcerieri. Adesso
il carcere non c’è più, ed il suo mare è talmente bello che ne hanno fatto il centro di un parco marino. Le alte giogaie
separano il clima delle due metà dell’isola: salvo quando c’è burrasca, un
lato con il mare calmo si trova sempre. Ci sono due centri abitati: il porto ed il paese. Una
strada asfaltata lunga un chilometro li collega.
Percorrendola a piedi si gode uno dei più bei panorami di mare dell’isola con le marezzature dell’acqua mosse a volte da
qualche bava di vento. Se c’è un nuotatore sembra sospeso sull’acqua
trasparentissima. Nell’interno dell’isola c’è un sistema di
sentieri costruito dai prigionieri di guerra della guerra ‘15/’18.
Sentieri che attraversano tutta l’isola seguendo il canalone che la
spartisce, e dai quali si dipartono altri sentieri che arrivano fino alle
giogaie e fino allo stagnone, una pozzanghera
troppo cresciuta che si allarga nella sella tra due
monti e finisce praticamente a picco sul lato nordoccidentale
dell’isola. |
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