Guido Platania Tel 334/6975885
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Domenica 24 Ottobre 2010
VIGEVANO E
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Programma di massima 8.45 Ritrovo Famagosta davanti pensilina fronte metropolitana 9.00 Partenza 10.00 Vigevano 13.00 Sforzesca Trattoria 18.00 Partenza per Milano 19.00 Arrivo a Milano Spesa prevista – Macchina, suddivisione spese. Pranzo, di base al sacco, Trattoria, spesa circa 12 euro (da definire) Ingresso ai musei, dove dovuto Visita Guidata, opzionale, circa 7 euro a testa per gruppo di almeno
10 persone. NON C’E’ QUOTA DI PARTECIPAZIONE
E SI VA A SUDDIVISIONE DELLE SPESE. |
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Qui incomincia il nostro itinerario cittadino Piazza
Ducale - una
delle più belle piazze d’Italia, in stile rinascimentale Duomo di Sant’Ambrogio - caratterizzato dalla scenografica
facciata concava in stile barocco Facoltativa la visita al Museo del Tesoro del Duomo – ingresso
a pagamento Euro Castello Visconteo-Sforzesco - L’ingresso al castello, solitamente
gratuito, le parti visitabili: scuderia di Ludovico il Moro, strada coperta,
cortile con vista della Falconiera. Visita al
Museo Internazionale della Calzatura - attualmente ingresso libero – primo piano
seconda scuderia. Torre
comunale detta del Bramante- con la caratteristica sagoma a corpi scalari. Facoltativa la salita
alla torre, circa 100 scalini; biglietto d’ingresso 1,20 Euro a persona. POSSIBILITA’ DI VISITA
GUIDATA SU PRENOTAZIONE Ci si trasferisce quindi alla sforzesca, una
frazione di Vigevano centro sviluppato dagli Sforza per lo sviluppo
agricolo/ludico delgi stessi. In una tavernaccia ci gustiamo uno spuntino di
specialità locali. Nel pomeriggio e'
possibile raggiungere in auto l'ingresso al bosco del Ticino e da lì in circa
mezz'ora di cammino si può arrivare al fiume , potrebbe essere bello per i
colori autunnali . In alternativa o in aggiunta , visita del
borgo della Sforzesca che ha una discreta storia legata agli Sforza e a
Leonardo , interessante l'impianto medioevale , il Colombarone
( non visitabile all'interno ) la corte e la villa del principe Gropallo Albani di Castelbarco,
la casa rotonda ora in affitto a un architetto Willy Reinstein
che molto carinamente ci ha permesso di entrare e di farci vedere , si e'
detto disponibile a farla vedere anche al gruppo sempre che non sia di troppe
persone e sempre che lui sia a casa .
Al venire del buio, rientreremo a Milano,
sazi di una giornata ricca di posti, conoscenze ed esperienze (e magari di
sapori) CHI FOSSE INTERESSATO E’
PREGATO DI SEGNALARE Nei prossimi giorni il menù |
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Cenni storici
Circondata dai boschi del Parco del
Ticino, a soli Ideata dal Bramante con il concorso di Leonardo da Vinci, Piazza Ducale
è l'ingresso d'onore all'imponente Castello, per estensione uno dei più
grandi d'Europa e in fase avanzata di restauro e di riuso grazie
all'organizzazione di mostre e alla prossima apertura di musei. Città d'arte ma anche città d'acque,
Vigevano è attraversata da canali e dal fiume Ticino che offre scorci e oasi
naturali di indubbio fascino. Da Ludovico il Moro a Eleonora Duse,
allo scrittore Lucio Mastronardi, sono tanti i
personaggi che hanno visto la luce in una città, ancora oggi nota in tutto il
mondo per la produzione di scarpe di qualità e per la sua industria
meccano-calzaturiera. Origini Di
origine longobarda Vigevano nasce come luogo fortificato corrispondente
all'attuale cortile del Castello. Successivamente si sviluppa il borgo
esterno, le cui case ed edifici sorgono sul luogo
oggi occupato dalla famosa Piazza Ducale. Si trasforma in libero Comune a partire dal 1198, mentre nel 1277 la storia di Vigevano
si lega a quella delle potenti famiglie milanesi dei Visconti prima e degli
Sforza poi. Grazie all'opera di Luchino Visconti
e di Ludovico Sforza detto il Moro, tra XIV e XV secolo, il borgo di Vigevano
inizia la sua trasformazione in residenza estiva, in delizioso soggiorno per
gli svaghi e gli ozi della corte ducale: il Castello viene adibito a dimora
di prestigio grazie all'opera di artisti come Bramante, Nel 1530 Vigevano ottiene il titolo
di città con una propria sede vescovile. Piazza Ducale La volontà di realizzare I lavori iniziarono nel 1492 e si
conclusero nel 1494. Piazza Ducale rappresenta uno dei primi modelli di
piazza rinascimentale sul modello del "forum" romano e uno dei
migliori esempi dell'architettura lombarda del XV secolo. Si presenta come un rettangolo
allungato di Questa forma architettonica è opera
del vescovo-architetto Juan Caramuel Lobkowitz che chiuse il quarto lato con la facciata
barocca della Chiesa Cattedrale. Sotto i portici le botteghe, un tempo
occupate dai commercianti di lana e seta, oggi offrono ai visitatori
occasioni di conforto e relax (caffe-
bar, gallerie d'arte) e di shopping di qualità (abbigliamento, gioielli,
calzature.) Il Castello. Alla sua realizzazione, che ancor
oggi conserva tutto il fascino rinascimentale, contribuirono artisti come
Bramante e Leonardo. Tra il 1492 e il 1494 i lavori erano terminati e le
lussuose sale interamente affrescate, gli appartamenti ducali, e capienti
scuderie per ospitare cavalli, il grande cortile ove si svolgevano tornei,
erano pronti per ospitare la corte ducale e i "vip" del tempo, come
il potente re di Francia Carlo VIII e, più avanti l'imperatore Carlo V. Con la fine della dinastia sforzesca
(1535) il castello passò agli spagnoli e iniziò un lento declino che lo vide
ospitare solo eserciti e trasformarsi in caserma fino al 1960. Da quella data è iniziato il restauro
ed il Castello si sta trasformando in una cittadella
dell'arte e della cultura grazie ai suoi musei visitabili - tra cui il
curioso e unico in Italia Museo della calzatura - e a un ricco programma di
mostre ed eventi musicali nel corso di tutto l’anno. |
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Piazza Ducale
Costruzione
Aspetto originario All'epoca di Ludovico il Moro Aspetto attuale L'attuale forma architettonica venne
disegnata e realizzata dal vescovo-architetto Juan Caramuel
Lobkowitz che, nel 1680, chiuse il quarto lato con
la facciata barocca della Chiesa Cattedrale, eliminò la rampa d'accesso al
castello e i due archi trionfali. A partire da
quella data e fino all'epoca napoleonica assunse il nome di "Piazza del
Duomo". Decorazioni selciato Le decorazioni attuali della Piazza,
sottoposte a restauro nel corso degli anni Novanta, sono per la maggior parte
opera dei pittori vigevanesi Casimiro Ottone e Luigi Bocca che le eseguirono
nel 1903, basandosi su tracce e lacerti di pitture quattrocentesche. Il
selciato della Piazza è costituito con i ciottoli bianchi e neri provenienti
dal fiume Ticino, mentre i primi lampioni in ghisa sono stati realizzati nel
1911. Da notare le differenti forme dei comignoli che ornano i tetti Piazza Ducale è il cuore antico e
moderno della città, il salotto di Vigevano, uno spazio scenografico di
grande suggestione e armonia. Il grande maestro Arturo Toscanini, seppure
malato, chiese di essere portato a Vigevano per sedersi ai tavolini dei bar in quanto considerava Piazza Ducale una sinfonia musicale,
una composizione orchestrale su quattro lati, simile ai quattro movimenti
delle sinfonie. Il Duomo e il suo tesoro
Chiesa del Duomo La straordinaria facciata
scenografica, giustapposta per rimediare all'asimmetria
dell'edificio con la piazza antistante, fu progettata dal vescovo Juan Caramuel y Lobkowitz nella
seconda metà del '600. La particolare curvatura ellissoidale e la
straordinaria sobrietà pongono l'opera tra gli esempi più raffinati di
architettura barocca. Museo del Tesoro del Duomo La dotazione più importante è
costituita dalle due serie di arazzi fiamminghi provenienti da Bruxelles
(1520) ed Oudenaarde
(inizi XVII sec.), raffiguranti la parabola del figliol prodigo, storie di
Ester ed Assuero, storie di Giuseppe Ebreo e storie
di Alessandro Magno. |
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Leonardo e il Mulino di Mora Bassa
La quattrocentesca dimora denominata “Mulino di Mora Bassa”, regalo di
Ludovico il Moro alla Moglie Beratrice d’Este per le
nozze e oggi è di proprietà dell’ Associazione Irrigazione Est Sesia di
Novara, ospita la mostra permanente delle “Macchine di Leonardo”.
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Il Parco del Ticino
Il "Parco del
Ticino" si estende, lungo il fiume omonimo, su due regioni: Piemonte e
Lombardia e - amministrativamente - è composto da due
enti, il piemontese Parco Naturale della Valle del Ticino e il Parco Lombardo
della Valle del Ticino. Il Parco piemontese ha un’estensione limitata e
interessa la sola fascia fluviale senza comprendere le aree urbanizzate,
valorizzando perciò i soli elementi naturali. |
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