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Venerd́

13 Aprile 2012

Tibet

di Serena Lodovici e Livio Rivolta

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TIBET, ARMONIE DI PACE?
LA SITUAZIONE CULTURALE E POLITICA DEL POPOLO TIBETANO

Incontro con i monaci tibetani del monastero di Cisterna di Latina, avamposto in Italia del monastro di Gaden Jangtze – campo profughi di Mundgod in karnataka- India e i video documentaristi  Serena Lodovici e Livio Rivolta

PROGRAMMA DELLA SERATA
Presentazione video del monastero  durata 5 m.
breve cerimonia di benedizione a tutti gli intervenuti da parte dei monaci tibetani
L’ODIERNA SITUAZIONE POLITICA DEI TIBETANI
Proiezione del video
Monastero di Dawu, l’attimo di un incontro (10 m.) regia Livio Rivolta e Serena Lodovici
Una testimonianza di vita sulle condizioni di oppressione in cui vivono i monaci tibetani
PRESENTAZIONE DELLA FIGURA DEL DALAI LAMA
 Proiezione del video di montaggio
Dalai Lama, un ospite speciale, (25 m.) regia Serena Lodovici
intervista virtuale al Dalai Lama realizzata con l’ausilio di vari documentari da tutto il mondo
TRADIZIONI E CULTURA TIBETANE
Proiezione del documentario
Zanskar dove le valli sfiorano il cielo, (30 m.) regia Serena Lodovici
reportage explorer su vita e tradizioni del popolo tibetano residente in una delle valli più sperdute dell’Himalaya. Il video è stato inserito nella selezione ufficiale del Bruxelles Fiction & Documentary Festival 2010
SARA’ ATTIVATA PER LA SERATA UNA PICCOLA RACCOLTA FONDI IN FAVORE DELLA CAUSA TIBETANA.

 

Interverranno LAMA SONAM GAWA  e   LAMA JIGME TEMPA    .  
LAMA SONAM GAWA è nato nella valle dello Spiti nei pressi di Tabo, zona di etnia tibetana  in India. LAMA JIGME TEMPA  è nato in India in un campo profughi vicino al Bhutan, suo padre, maestro elementare è fuggito dal Tibet dopo l'occupazione cinese.
Entrambi hanno studiato presso il  monastero e Università monastica di Gaden Jangtze nato nel XIV secolo ad opera del monaco e filosofo Lama Tzonkapa (Sumati Kirti) il fondatore dei Gelugpa, meglio conosciuta come la scuola dei berretti gialli. Il monastero si trovava in Tibet, ma dopo l'invasione cinese fu distrutto.
Alla fine degli anni '60, 169 monaci esuli del monastero raso al suolo, trovarono riparano nel sud dell'India nello stato del Karnataka. Qui fu rifondato presso il campo profughi di Mundog sia il Monastero che l'Università, i quali conservano tuttora l'antico lignaggio (sapere) del fondatore.
Ora nel monastero vivono più di 2000 monaci che provengono dal Tibet e da vari campi profughi tibetani sparsi tra Nepal, Buthan, India
Il flusso dei monaci profughi dal Tibet  non si è ancopra fermato. I monaci continuano a fuggire a causa della repressione cinese che negli ultimi tempi ha causato anche l'auto immolazione di molti monaci tibetani. Con tale gesto estremo hanno cercato di lanciare un segnale di aiuto alla comunità internazionale, ma per ora non grandi risultati, poichè tali notizie arrivano di rado e sui nostri notiziari occupano un ruolo marginale.
 
Grazie agli aiuti internazionali il monastero di Gaden Jangtze ha costruito nuovi alloggi per i monaci dando loro la possibiltà di istruirsi. Ha realizzato inoltre strutture ospedaliere e scolastiche che servono non solo i monaci, ma anche la comunità laica che vive nel campo profughi di Mundog.
Proprio in questo momento il monastero tibetano di Cisterna di Latina, che è la succursale italiana del monastero di Gaden in Karnataka, sta promuovendo una raccolta fondi per l'ospizio in modo da permettere l'operazione alla catarratta, che rende del tutto ciechi molti ospiti della struttura.
LAMA SONAM GAWA  e   LAMA JIGME TEMPA  insieme al direttore spirituale GESHE LOBSANG SHERAB    e agli altri due monaci LAMA TENZIN TSEWANG e   GESHE SONAM DORJE costituiscono il Sangha (la comunità monastica) del monastero di Cisterna di Latina. Tutti sono statiscelti e inviati in Italia, nel rispetto delle direttive del Dalai Lama,  per far conoscere la cultura tibetana e diffondere gli insegnamenti del Buddhadharma per raggiungere una consapevolezza interiore, un'armonia orami necessaria per sopravvivere in un mondo sottoposto agli egoismi e alla violenza. Lo scopo viene attuatonel rispetto reciproco dei popoli e delle culture per trasmettere un messaggio di pace e altruismo. Questi valori sono importanti non solo per far conoscere al pubblico italiano la causa tibetana, ma anche per avvicinarlo alla conoscenza di luoghi meravigliosi e ricchi di una millenaria spiritualità da considerare un vero e proprio patrimonio dell'Umanità

 

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