Dietro questo nome, che
assomiglia a quello di un ristorante cinese, si nasconde un'antica
trattoria milanese, Si raccomanda di arrivarci con i mezzi pubblici che
fermano a 100 metri di distanza, cioè i bus 38, 54, 61 e la filovia circolare
90/91, perché il parcheggio nella zona é molto scarso.
Se venite in auto dal centro di Milano percorrete corso Plebisciti, poi
girate intorno a piazzale Susa per circa 270 gradi, svoltate a destra in via Giovanni
da Milano e subito dopo a destra nella via privata Pellizzone, fino al
numero civico 14.
L'Albero Fiorito è proprio lì ma non si vede, perché la sua insegna è coperta
da quella di un albergo. Saliti tre gradini, dove di solito aspetta chi
arriva tardi (la sera il momento migliore è tra le 19 e le 20, alle 20,30 la
cucina chiude), vi trovate in una sala grande, sulla cui destra si trova il
bancone della mescita. Di fronte c'é una sala più piccola e sulla sinistra la
cucina, con la porta sempre aperta per cui è facile vedere che cosa bolle in
pentola.
Su una parete è esposto il cartello Vietato Fumare, poco visibile per via del
fumo di innumerevoli sigarette. Nei mesi freddi al centro del salone troneggia
una stufa a legna in ghisa, forse superflua perchè il locale è sempre
affollato e il calore umano assicura un riscaldamento sufficiente. I piatti
vengono serviti al tavolo, mentre le bevande si devono prendere al banco
Il pubblico dell'Albero Fiorito è
molto eterogeneo, ma è composto in maggioranza da abitanti del
quartiere e studenti del vicino Politecnico di piazzale Leonardo da Vinci. Al
mattino sono numerosi anche gli artigiani che effettuano lavori nelle case
della zona.
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Tra i primi ci sono sempre
gli spaghetti in varie salse e una minestra di verdura, tra
i secondi potete trovare il lesso con salsa verde, la bistecca di
cavallo e il formaggio fritto, consigliato a chi non ha problemi
di colesterolo. I primi costano 2 euro, i secondi 4 ed è molto difficile superare
gli 8-9 euro, bevande comprese. I vini della casa in caraffa sono ottimi,
soprattutto il rosso.
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