ESAURITO
Abbiamo
2 gruppi per il 11/2/07 e per il 18/2/07,
ed
uno più piccolo per i 4/2/07: se siete interessati mandate una e-mail
Grazia Falzoni Tel
339/9392626
civismundi@alice.it
Oppure a
Guido Platania
Tel 335/208784 - gp@helponline.it
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Domenica 17
Dicembre
IL CENACOLO E
SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Leonardo, il Moro e santa
Maria delle Grazie
La visita intende ripercorrere l'attività di Leonardo
per Ludovico il Moro presso il Complesso delle Grazie e fornire indicazioni
sul quartiere del vigentino negli anni in cui il Maestro vi operava.
Durante il percorso si forniscono notizie
storiche-ambientali sull'area circostante la Basilica, si visitano gli Orti
di Leonardo, ora racchiusi entro il Palazzo delle Stelline, e il complesso
della Chiesa e del Refettorio. L'attenzione si concentra anche sulle altre
personalità che hanno contribuito alla realizzazione (Solari e Bramante) e
alla decorazione (Butinone, Zenale, Montorfano) dell'edificio, allo scopo di
delineare uno spaccato del panorama architettonico e pittorico della seconda
metà del Quattrocento milanese.
Durata del percorso: 2 ore
Ingressi: Cenacolo: 8 euro a persona
Appuntamento: davanti all'ingresso della Basilica
di Santa Maria delle Grazie
NB: In base all'orario di ingresso al Cenacolo, può
variare l'ordine in cui i luoghi e le opere indicate vengono visitati.
Dentro il cenacolo si starà 15’ circa, il resto
del tempo è dedicato alla visita come sopra.
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Programma di massima
A piedi
Ritrovo davanti a S.Maria delle Grazie alle ore
9.30, abbiamo ottenuto l’accesso in due gruppi da 25 persone (tassativo su
base biglietti), uno alle 10.45, l’altro alle 11.00. Tra le 9.30 e le 10.45 faremo
il giro della chiesa (chiude alle 12.00 e non si può disturbare la messa)
Spesa
prevista –
8,00 € a testa l’ingresso
9,00 € a testa la guida
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La
chiesa e il convento di Santa Maria delle Grazie con l'Ultima Cena di
Leonardo, iscritti dal 1980 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco,
rappresentano un eccezionale capolavoro del genio creativo umano. La
complessa e perfetta architettura del Bramante nella chiesa e "l'Ultima
Cena" di Leonardo nel Refettorio, simboli della Milano umanistica e
rinascimentale, costituiscono un'insigne opera che per la definizione
spaziale e compositiva annuncia una nuova era nella storia dell'arte.
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Santa Maria delle Grazie
La costruzione della chiesa e del
convento di Santa Maria delle Grazie fu eseguita dal 1465 al 1482 su
progetto di Guiniforte Solari. L'originario assetto architettonico della
chiesa, che si conserva solo nel corpo delle navate, si presentava come
tipico esempio dell'arte tardogotica lombarda di cui il Solari era un noto
rappresentante. L'interno a tre navate con cappelle laterali riproduceva lo
schema compositivo tradizionale anche se non mancavano elementi innovativi
di chiaro gusto rinascimentale come le colonne in sostituzione dei pilastri
e la decorazione pittorica della navata centrale.
Dal 1490 in poi,
importanti trasformazioni architettoniche vennero realizzate per opera di
Ludovico il Moro, che aveva deciso di fare della chiesa il mausoleo della
sua famiglia. Il Duca concentra così le sue attenzioni su Santa Maria delle
Grazie chiamando alla sua corte i migliori artisti: a Bramante affida
l'incarico di costruire la nuova tribuna destinata a sostituire il
presbiterio solariano, a Leonardo commissiona l'Ultima Cena mentre
Cristoforo Solari deve scolpire il coperchio del sepolcro di Ludovico e
della moglie Beatrice da collocare al centro del coro.
Il vasto programma
del Moro, che prevedeva anche il rifacimento della facciata e della parte
delle navate, non viene portato a termine; l'improvvisa morte di Beatrice
nel 1497 e la caduta del governo del Moro nel 1499 fermano i lavori mentre
risultano completate la tribuna, la sagrestia e l'Ultima Cena: opere
importantissime che ancora oggi, nonostante le trasformazioni e i danni del
bombardamento del 16 agosto 1943, che distrussero la biblioteca e il
chiostro dei morti, costituiscono significativi esempi della Milano
rinascimentale.
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L'Ultima Cena di Leonardo
La realizzazione dell'Ultima Cena si
inserisce nell'ambito dell'ampio rinnovamento artistico e culturale,
patrocinato da Ludovico il Moro, che dal 1490 si sviluppa a Milano
coinvolgendo in pieno il Convento di Santa Maria delle Grazie. Nel 1495,
mentre Donato Montorfano sta ultimando la Crocifissione nel Refettorio,
Leonardo riceve l'incarico dal Duca di decorare la parete di fronte con
l'Ultima Cena; commissione documentata dagli stemmi che compaiono
all'interno di ghirlande vegetali nelle quattro lunette al di sopra della
"Cena" e che ricordano appunto i nomi di Ludovico, Beatrice e dei
loro figli.
L'elaborazione del
Cenacolo 蠡bbastanza lenta, nonostante le sollecitazioni del Moro e
del priore: Leonardo impiega, infatti, circa quattro anni (1494-1498)
utilizzando una tecnica a secco, cio蠡 tempera, come se si trattasse
di una grande tavola (4,60x8,80m). Per prima cosa decide di non affidarsi
alla consolidata tecnica dell'affresco, che pur offrendo garanzie per la
conservazione, impone il rispetto del tempo nella stesura; ha invece
bisogno della massima libertà nella fase esecutiva per correggere,
modificare e ottenere particolari effetti cromatici. Inoltre la tecnica
dell'affresco non si concilia con il suo bizzarro temperamento che lo porta
ad alternare periodi di intensa attività ad altri di completo riposo, come
testimonia il racconto di Matteo Bandello che è ospite dei padri al
convento e lo vede spesso al lavoro.
Benché il tema del
Cenacolo fosse raffigurazione tradizionale dei refettori conventuali ed in
particolare quelli fiorentini (da ricordare i capolavori di Taddeo Gaddi,
di Beato Angelico, di Andrea del Castagno e del Ghirlandaio) l'Ultima Cena
è presentata da Leonardo in forma completamente innovativa: non solo è
modificata radicalmente l'impostazione della scena, ma la novit࠰iù
assoluta è data dall'impressionante realismo con cui è narrato l'episodio
evangelico.
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Il Cenacolo
Il Cenacolo è comunemente
identificato con l'ambiente dove Leonardo ha dipinto la celebre "Ultima Cena"
: il Refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie,
eccezionale capolavoro artistico della Milano rinascimentale, realizzato
nella seconda metà del Quattrocento.
La grande aula rettangolare del Refettorio, chiusa da volte a lunette, è
decorata con due grandi rappresentazioni pittoriche, scelte in base alla
destinazione dell'ambiente e alla tradizione religiosa domenicana: oltre
all'Ultima Cena si può ammirare la "Crocifissione"
di Donato Montorfano, dipinte rispettivamente sulla parete settentrionale e
su quella meridionale. Le due grandiose scene sono unite da un fregio pittorico,
che in origine correva su entrambe le pareti laterali, con ghirlande vegetali
che sostengono cartelli contenenti citazioni della Bibbia cui si ispira la
vita monastica; al di sopra compaiono ritratti di monaci e di santi entro
oculi in finta architettura: opere attribuite a Donato Montorfano, oggi
purtroppo incomplete a causa dei danni del bombardamento del 1943 che
distrusse completamente la volta e la parete orientale, mentre la salvezza
della parete della Cena fu dovuta alla provvidenziale protezione ottenuta con
sacchi di sabbia.
Originariamente e prima ancora dell'intervento di Leonardo questo ambiente si
presentava diverso: aveva forma perfettamente simmetrica con sedici finestre,
otto per parete, allineate nelle lunette, al di sopra della trabeazione e si
suppone che sia stato lo stesso Leonardo ad imporre la diversa sistemazione
delle finestre per realizzare la "Cena".
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