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Sabato 2 Ottobre
GITA
DA ARCUMEGGIA AL MONTE SAN MARTINO SULLE STRADE MILITARI DELLA LINEA CADORNA. Una passeggiata alla
scoperta di un pezzetto della nostra storia e di
alcuni tra i posti più significativi della nostra regione. Una
volta che ci saremo salutati raggiungeremo il comune di Arcumeggia, dove lasceremo le auto in luogo idoneo per
l?inizio della camminata verso il Monte San Martino. Riferimento: Ida Cipriani – ici175@virgilio.it Guido Platania - Tel
335/208784 - gp@helponline.it Luogo
di ritrovo ed orario: Loc.
Marianne (Comune di Casalzuigno
- VA), nel parcheggio sulla sinistra appena dopo il ponte sul torrente Marianne. |
Programma di massima Mezzi Auto, 1 ora da Mlano Partenza sabato mattina alle 8.30 Ritrovo a Casalzuigno ore 9.30 Rientro in serata Spesa prevista – Trasferimento Macchina circa 8 euro a macchina solo andata (in 4 persone 2 euro a testa) Pranzo al sacco |
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LA LINEA DIFENSIVA CADORNA – Nel
1916 gli alti comandi dell?esercito italiano, tra
cui il generale Luigi Cadorna, nativo di Pallanza,
si erano convinti che la Germania non avrebbe rispettato la neutralità
svizzera pur di entrare in Italia. Dalle Prealpi
Varesine infatti, con poco più di 50 chilometri si arriva a Milano.Fu quindi deciso di fortificare tutta la fascia montuosa
che circonda tutto il Lago Maggiore (ma anche il
Lago di Lugano, di Como e le Orobie) in modo da non
fare avanzare il nemico oltre il fiume Tresa in
territorio lombardo ed oltre il crinale Morissolo-Zeda
in territorio piemontese. Sulle montagne più alte sorsero quindi gallerie di
protezione, piazzole d’artiglieria, trinceramenti, fortini, depositi, ospedaletti e punti di osservazione
raggiungibili con una capillare rete di strade militari costruite ex-novo. |
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LA
BATTAGLIA DEL MONTE SAN MARTINO – Qui, fra il 13 ed il 15 novembre 1943 si svolse
una battaglia partigiana che rappresentò uno dei momenti più importanti nella
storia della resistenza italiana. Duecento uomini, del Gruppo Cinque Giornate,
comandati dal colonnello Carlo Croce combatterono strenuamente per difendere
il territorio dall’avanzata nazista. Vi furono atti di grandioso eroismo.
Ricordiamo il giovane Tenente Manciaghi, che con
soli 9 uomini armati di bombe a mano ed un’unica mitragliatrice, tenne la
vetta del monte per quasi un?ora contro 300 nazisti armati di mortai,
lanciabombe e pezzi di artiglieria. Ricordiamo
inoltre la prova data dal cappellano Don Mario Limonta,
che confessava i soldati al riparo di un sacco di
riso, mitra alla mano, ed ogni tanto correva alla sua feritoia per far fuoco
sui tedeschi che avanzavano. |
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ARCUMEGGIA
- AFFRESCHI MURALI A CIELO APERTO. |
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