Guido Platania

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Sabato 5 Marzo

IL CARNEVALE DI SCHIGNANO

 

Pur essendo uno dei carnevali più antichi d’Italia è poco noto.

Da alcuni anni prima Carlo, poi Margherita me l’hanno proposto, quest’anno Anna ci ha messo le mani ed ha buittato giù una traccia organizzativa che permette di proporvelo.

E’ il carnevale dei belli e dei brutti,

“Il carnevale di Schignano mantiene ancora oggi il carattere antico di questa manifestazione, arrivata sino ai giorni nostri grazie alla partecipazione degli Schignanesi e all'impegno della Pro Loco.

La rappresentazione si svolge sulla contrapposizione di due maschere principali il Bello ed il Brutto.

Importanti sono le maschere in legno, scolpite a mano dalla radice di noce, che vengono gelosamente custodite da chi le ha realizzate e concesse esclusivamente per il Carnevale di Schignano.

La maschera del bello presenta lineamenti eleganti mentre la maschera del Brutto ha un aspetto decisamente più grottesco. Alcune maschere risalgono quasi a duecento anni fa.

 Il palco teatrale della manifestazione è la piazza principale del paese, i vicoli interni e le strade con congiungo le varie frazioni.”

Il carnevale con la sfilata impegna, naturalmente, il sabato pomeriggio, ma Anna propone di arricchire la giornata con la visita del paese e dei dintorni.

Quella che proponiamo qui di seguito è una traccia base che potrà avere degli sviluppi nei prossimo giorni, ma che può darvi già un’idea di quello che vi aspetta se verrete con noi.

Alla mattina di sabato è più facile parcheggiare in paese che ad Argegno. Per chi venisse per il pomeriggio, proponiamo di lasciare la macchina ad Argegno. Da qui prendere l’autobus che ci porterà fino a Schignano.

Ci si ritrova nella piazza della chiesa  che si trova a 400 mt dalla fermata dei bus provenienti da Argegno .

A Schignano  c’e da vedere : il borgo , il museo delle maschere ,la Parrocchiale  di San Giovanni , la Chiesa di Santa Maria dell’assunta che offre un bellissimo scorcio sul lago di como  (  20 minuti a piedi dal paese ) .

Per chi vuole dedicare l’intera giornata

-partenza da Milano ore 8,30  arrivo ad Argegno ore 10,00

-Troviamo un posto per lasciare le macchine

-Breve giro del borgo di Argegno

-ore 11,20 Bus per Schignano con arrivo ore 11,38

-Giro del borgo e pranzo

- Nel primo pomeriggio inizio del Carnevale e della sfilata

-Partecipando alla sfilata e’ possibile poi proseguire fino alla Chiesa di Santa Maria dell’Assunta e godere del panorama sul Lago

-Tornando indietro verso il paese la Pro Loco offre vino , pane e salame all’interno del museo delle maschere dove e’ possibile anche intrattenersi con i personaggi che hanno animato la sfilata e le rappresentazioni .

- ore 17,01 rientro con bus ad argegno ( mi riservo di verificare l’orario perche’ secondo me ci sono dei bus anche dopo quell’ora )

-Arrivo ad Argegno ore 17,19

Rientro a Milano

Chi non fosse interessato alla mattinata ci può raggiungere nel primo pomeriggio per la sfilata.

Pranzo di base al sacco, oppure possibilità di piluccare in giro o per bettolacce locali.

 

Programma di massima

Auto propria:

Mattino:

8.30 – Partenza da Milano

10.00 – Arrivo a Schignano

Pomeriggio

Arrivo a Schignano oer 14.00

Rientro a Milano per sera

Pranzo: al sacco o presso ristorantini

Spesa prevista

Auto solo andata circa 15 euro

 

 

 

 

 

Ecco gli attori del carnevale:

 

I Sapeaur e La Sigurtà: Due maschere che aprono il corteo, vestiti con pelli di pecora, il volto dipinto di nero e con baffi e lunga barba bianca, intesta un cappello sempre di pelle di pecora. In mezzo ai due Sapeaur lafigura della Sigurtà che rappresenta la sicurezza, vestita con un cappello di tipo militare, una mantella grigioverde e la fascia con la scritta Sicurtà.

Il Mascarun: (bello) la maschera che rappresenta l' “antico signorotto”, vestita con costume sgargiante e multicolore, con una grande pancia e dalle movenze eleganti e ritmate così da far squillare le quattro “bronze” (campane di bronzo), che completano il travestimento.

Il Brut : (brutto) maschera che rappresenta il povero sottomesso al signorotto, vestito miseramente in contrapposizione al Bello. Anche i suoi movimenti sono sgraziati e burleschi. Completano la maschera 4 campanacci deticioch

La Ciocia: maschera che rappresenta la moglie serva del Mascarun ed è tenuta legata ad una corda dallo stesso Mascarun per tutto il tempo della manifestazione., vestita con abiti femminili di vecchia fattura, per lo più di colori scuri, il volto dipinto di nero, con in mano gli attrezzi per filare (rocca e fuso) e per tutta la durata della manifestazione impreca contro il marito.

Il Carlisep: maschera rappresentata da un fantoccio che rimane appesa per alcuni giorni in piazza per poi trasformasi magicamente in una maschera vivente che scappa lungo le vie del paese per sfuggire al rogo che decreterà la fine del carnevale.

 

Tutto il corteo ha come colonna sonora la “fugheta” suonata da alcuni componenti della banda di Schignano.

Al corteo si aggiungo una serie di altre maschere e la folla di turisti che arrivano da tutta la provincia.