Martedì 6 novembre 2012

Quest’anno si inizia dall’Asia, con Alessandro Vannucci che ci porta in Cambogia  Antichi templi, spiagge deserte, fiumi impetuosi, foreste sperdute e, ad eccezione di Angkor, solo una manciata di turisti: questa è la Cambogia. La Cambogia, finalmente emersa da decenni di guerra e isolamento che l'hanno resa sinonimo di atrocità, profughi, povertà e instabilità politica, regala luoghi magici, come i templi di Angkor, che destano ancora stupore tra le centinaia di turisti che li ammirano. L'attuale Cambogia che ha sostituito il potente impero dei Khmer, comprendente gran parte degli odierni stati del Vietnam, del Laos e della Thailandia, vanta una ricca tradizione culturale, una capitale di epoca francese segnata dal tempo e straordinari scenari naturali.

Il viaggio inizia a Siem Reap, partenza ideale per visitare le meraviglie di Angkor, le cascate di Phnom Kulen, il villaggio galleggiante di Chong Kneas, l'incredibile comunità di Kompong Pluk, con case su palafitte alte fino a 7 metri, e la magica foresta alluvionale. Seconda tappa Battambang, con i palazzi dell'epoca coloniale francese e il trenino di bambù, che ci porterà in mezzo a rigogliose risaie nel cuore della campagna, tra le più belle di tutta la Cambogia. Si prosegue per Phnom Penh, l’affascinante ma contraddittoria capitale della Cambogia. Con l'atroce S21, carcere di massima sicurezza di Pol Pot e dei suoi Khmer Rossi, ai pittoreschi mercati locali, pieni di vita, di colori e di profumi.